La Paleo Dieta intende riproporre il tipo di alimentazione che caratterizzava le popolazioni umane vissute nel periodo precedente la scoperta dell'agricoltura, avvenuta circa 10.000 anni fa. Per circa due milioni di anni, gli uomini trassero sostentamento da caccia, pesca e raccolta di vegetazione spontanea; a sostenere la Paleo Dieta è pertanto l'assunto che a livello genetico e fisiologico l'uomo non ha subito grossi mutamenti dal paleolitico ad ora, sebbene si sia evoluto dal punto di vista culturale, tecnologico e scientifico.
Di conseguenza, la corretta alimentazione si dovrebbe basare su cibi che erano reperibili prima dello sviluppo delle tecniche agricole, cioè su carne, pesce, crostacei, uova, bacche, frutti, verdure e frutta secca.
La Paleo Dieta consiglia di mangiare cibi quanto più possibile vicini allo stato naturale: carne meglio se di animali selvatici o allevati bradi senza l'utilizzo di granaglie; pesce, anche in questo caso preferendo pesci pescati, frutti di mare, crostacei, molluschi, uova, frutta e verdura di ogni tipo, scelta tra i prodotti di stagione, moderate quantità di frutta secca. L'unico olio consentito è l'olio extravergine d'oliva. Notevole importanza rivestono i pesci grassi ed il pesce azzurro, quindi sgombro, tonno, sardine, alici, in quanto contengono rilevanti quantità di acidi grassi omega-3.
Per quanto riguarda le percentuali di macronutrienti, non vengono fissate in modo preciso (come avviene per esempio nella Dieta Zona) ma viene fornito un range: le proteine rappresentano dal 20% al 35% delle calorie, i grassi dal 30% al 60% ma anche 80% o oltre per alcuni soggetti, i carboidrati dal 20% al 35% delle calorie.
Cosa non mangiare
Tutto quanto non era disponibile nel Paleolitico e che dunque risulta estraneo al genoma dell'uomo, quindi: i cereali e i loro derivati, i legumi (compresa la soia), il latte e i suoi derivati. Da eliminare anche caffè, cacao, vino, aceto e sale. Il motivo dell'eliminazione del sale risiede nel fatto che a coprire il fabbisogno corporeo di sodio basta quello contenuto nei cibi e l'aggiunta di altro sale comporterebbe un dannoso squilibrio tra sodio e potassio.
Vanno eliminati anche gli oli di mais e di semi e la margarina: i primi poiché ricchi di acidi grassi omega-6, che hanno effetto infiammatorio, la seconda perché è costituita da grassi idrogenati, molto pericolosi per la salute.
1) Seguendo il modello paleolitico si introducono con l'alimentazione elevate quantità di vitamine e cofattori vitaminici, minerali, antiossidanti, contenuti nella frutta, nella verdura e nelle carni.
2) Inoltre, l'eliminazione degli oli di semi e il consumo abituale di pesce azzurro permette di raggiungere il giusto equilibrio tra acidi grassi omega-3 ed omega-6, sebbene appaia molto difficile oggigiorno ottenere il rapporto ideale tra omega-3 ed omega-6 senza ricorrere all'uso di integratori: si calcola infatti che nel Paleolitico tale rapporto fosse 1:1.
3) L'abbondante consumo di verdura e frutta e l'esclusione di cereali e latticini apporta benefici in quanto produce nel corpo un ambiente alcalino, con effetti protettivi per le ossa e la salute in genere.
1) Questa dieta viene accusata di essere iperproteica; in realtà, essa non limita i carboidrati, consiglia solo di consumare i carboidrati della frutta e della verdura, che sono a basso indice glicemico e non dei cereali e dei loro derivati.
2) Un'altra critica che le viene mossa riguarda la mancanza di calcio, data l'esclusione dei latticini. C'è da ricordare in proposito come i latticini, benché ricchi di calcio, siano molto acidificanti e dunque rendano difficoltosa l'assimilazione di questo minerale oltre ad alterare l'equilibrio calcio/magnesio. Al contrario, una dieta ricca di verdura e frutta e dunque alcalinizzante come la Paleo Dieta avrebbe effetto protettivo nei confronti dell'osteoporosi.
3) Un'ultima obiezione afferma che nel corso del tempo è possibile che ci siano state modificazioni riguardo al patrimonio genetico umano, per cui l'uomo si sarebbe adattato al consumo di latticini e/o di cereali. La diffusione di intolleranze al latte e al glutine porta a mettere in discussione il fondamento di questa ipotesi. Oltre al fatto che le ricerche di Eaton e Cordain hanno evidenziato una modifica nel genoma umano da 40.000 anni a questa parte di solo lo 0,02%. Proprio Cordain è atteso in Italia, per una conferenza sulla Paleo Diet che si terrà a Roma il 16/17 aprile 2011.
Bibliografia